Partiamo con temperature invernali, prima di riscendere al caldo tocchiamo i 3500metri, gli indumenti sono primaverili, quindi torna il vecchio giornale sotto la felpa, sembra di essere stati catapultati in mongolia. Anche la gente sembra mongola, la strada è un delirio, buche e avvallamenti corsi d’acqua, sabbia e fango. Ogni volta che passiamo di fianco a certe montagne, sembra che da un momento all’altro possano aprire la bocca ed ingoiarci per quanto sono così ricche di vegetazione e di vita!
E poi ancora spettacolosi ponti di legno tenuti da corde sospesi sopra a fiumi che portano a villaggi che sembrano medioevali, quando arriviamo la gente del luogo ci guarda come se fossimo ufo, ( sopratutto a Giulia)
donne che lavorano con i telai, uomini che intrecciano ceste e bambini che si lavano e giocano nei fiumi.
Mangiamo poco o nulla in certe bettole in cui non avrei mai pensato nemmeno di mettere piede….ma la fame è fame..porca troia!
Troviamo un posto dove ci danno una “stanza” dove vengo punto, anzi mangiato vivo da decine di cimici,o almeno spero, bolle grosse come palle da golf mi danno il buon giorno, il bagno è costituito da una turca e un secchio per lavarsi…….
Dopo 2 giorni in quelle strade siamo completamente rossi di polvere e anche un secchio va benissimo.
Ci fermiamo anche sotto una capanna, chiediamo noodles senza carne, dopo aver visto come la tenevano…….ma naturalmente il nostro laotiano non è molto comprensibile e ci portanoi una zuppa in cui galleggiano grossi pezzi di carne. La fame è talmente tanta che la divoriamo.
In tutto questo il Generale va a bomba , le ruote tassellate si aggrappano al terreno in maniera impressionante, il motore tira da matti e non si spegne neanche dentro l’acqua.
Ogni km di quelle strade mi portava a pensare:” Ecco è finita, ora si apre in due e il pistone uscirà fuori imoprecando, specialmente nelle lunghe salite al 20%
Ma niente, è inarrestabile e dona soddisfazione immensa quando, dopo averlo portato al limite di ogni condizione arriviamo all’asfalto e dopo averlo spento e messo sul cavalletto, lui gira il fanale, si guarda la ruota, allunga la marmitta e con un piccolo sbuffo, si toglie la polvere di dosso……………
Ps: Il Generale ha visto sulla mappa una strada ancora peggiore e …………
Siete un trio spettacolare, i vostri racconti mi fanno divertire/sognare! forza ragazzi!!! attento Giorgio nella foto 19 il generale ha un pò la bava alla bocca, non lasciarlo senza olio è affamato!!!
fantastico,sono rimasto senza parole a guardare le vostre foto e a sentire il rombo del generale nel video,grazie per quelle belle sensazioni che mi fate vivere pur restando a casa.(mi dispiace sentire della fame che avete e che quando riuscite a mettere qualcosa sotto i denti non sia molto appetibile, dico questo mentre vedo mia moglie che stà preparando un bel testo di vincisgrassi per domenica ma vi giuro che se potessi ve li farei mangiare tutti e io farei digiuno,ma se gradite quando tornerete dal viaggio vi invito volentieri a casa mia visto che abito a un tiro di schioppo da casa vostra…sò de morro)ciaooooo
a metà marzo passo da quelle parti, non vedo l’ora
un saluto.
in quella zona il mok pa a base di pesce è discreto, per il piatto di carne koi o laa ovvero carne di bufalo macinata, diciamo che si lascia mangiare, non condite con le loro salse uniscono il dolce a piccante, molto piccante e per aiutare il povero intestino vai di riso.
Ciao e buon proseguimento.
Oooooo, boooombaaa! Yeah, General! 🙂
Grandiiiiiiiiiiii
T’ha beccato pure a te i bedbugs eh???
Mi sa che in Laos vanno forte, a me m’hanno beccato due volte lì…
Nel frattempo io oggi smadonno che mi sono perso, smarrito (rubato?? Boh…) l’Iphone su un Jeepney (jeep furgonata, autobus locali..)…
Vabbè dai, un saluto dalle Filippine!!!
come disse Hoby one Kenoby ” Che la forza sia con voi”