Prendiamo la strada che ci conduce al confine con il vietnam…….. Tanto per cambiare sciegliamo il posto di confine più remoto e meno usato del Laos!
La strada per arrivarci è di 100 km di nulla, solo montagne di un verde impressionante e versi di uccelli di ogni tipo. Arriviamo al confine che sono le 3 di pomeriggio e senza capirci nulla, dalla parte del Laos ci timbrano il passaporto e siamo “ in vietnam” l’aria che si respira è tesa e non più amichevole come nel laos……
Ci timbrano l’ingresso sul passaporto, sembra tutto ok, guardano anche la vespa, poi arriva quello che comanda, penso che uno così nemmeno nei cartoni animati, con un ciuffo di peli sulla gola lunghi un metro, e senza nemmeno guardarci in faccia ci chiede: “ were from?” e noi : Italy! E lui di nuovo: Oh ITTALLI…. Besculoni…..dont go!! Continua dicendo che se vogliamo possiamo lasciare il Generale nel suo ufficio e visitare il suo paese in Pullman……….. No, no grazie, il Generale non si abbandona , così, stranamente felici riprendiamo la strada per i Laos. Strano, ma non ce ne frega niente, anzi siamo quasi felici , solo che dobbiamo ripagare il visto per il Laos 70$ più 10 per la vespa e praticamente abbiamo buttato via gli 80 $ del visto per il Vietnam.
Ok, pagheremo l’ingresso per il Laos, se solo avessimo i soldi, infatti in questo posto di confine remoto non ci sono bancomat e noi non abbiamo che 20 $ perché pensando di uscire non abbiamo prelevato i kip…ma i laotiani sono fantastici, e alla fine troviamo un modo, ci mettono il timbro con tutti i documenti per l’ingresso senza farci pagare. O meglio un ragazzo dell’ufficio vive ad Attapou, il paese più vicino e lo pagheremo quando arriveremo.
Riprendiamo la strada ma dopo poco è notte e non si vede niente, ed io che da quando ho 13 anni che guido le 2 ruote e fino ad ora non sono mai riuscito a comprarmi un paio di occhiali per la notte, ho gli occhi pieni di insetti, uno addirittura cammina , più tutti gli altri che in un occhio non entrerebbero e mi prendono a schiaffi, ma oramai ci ho fatto l’abitudine e porgo l’altra guancia……..
Giulia è terrorizzata, quando l’abbiamo fatta di giorno diceva: pensa a farla di notte questa cavolo di strada che sembra di stare sulle montagne russe , solo in mezzo alla giungla con alberi immensi caduti in mezzo alla strada e pietre che rotolano giu dalla montagna, per di più in quest’area, èrisaputo che ci sono delle tigri che ogni tanto uccidono qualche cacciatore!
Ma il Generale, si fa i 100km tutti d’un fiato e come sempre non ci abbandona e ci fa godere di un cielo stellato che in quel nero in mezzo alle montagne è impressionante.
Fino al mattino dopo non sapevamo dove andare, se ritornare in thailandia o restare in Laos, ma poi arriva l’illuminazione, la Cambogia.
Anche qui arriviamo che è quasi notte ma al posto di confine erano tutti tranquilli e rilassati con il sorriso in faccia e quando hanno visto la vespa hanno detto no problem, no problem e ci hanno fatto entrare, anche se per la vespa non mi hanno rilasciato niente, ma insistevano nel dire che qui non c’è problema e così altri 65 km di buio pesto se non fosse stato per un incendio, ma l’aria dellacambogia è familiare e oggi è il nostro primo giorno qui, siamo a Stung Treng!
Così, noi siamo felici ma non so se il Generale la pensa ugualmente…….. Ci aspettano ancora strade di terra rossa e non l’asfalto del Vietnam!
Mmmm, yes, leave your ride in the office of the border control . . . no thank-you, sir! Sono contento che siete andati al paese dove amano di piu il Generale. Da quello che avete scritto, non ho preso neanch’io un good feeling dal opzione Vietnamese. May the force be with you! Vai, 3G!
Un paese che non accetta il Generale non merita di essere visitato!!
W la cambogia e il Generale!!!!! grande anche la gente del laos!! Giorgio e Giulia e Generale siete nel mio cuore!
Complimentissimi ma pazzi per affrontare quelle strade di notte
e soprattutto con l’illuminazione di uno Special…..però complimentissimi ancora.
Buon proseguimento
ma siete pazzi??????
nom e’ ora di tornare a casa?
mi fate prendere un infarto,ogni volta che leggo
non mi sembravava vero questa mattina quando vi ho visti in chat!peccato che non sono riuscito a parlarvi al tel….continuate cosi!ora vado a dormire.un abbraccio!!!!!!!!
un uomo libero è un uomo che può decidere in quel preciso momento se fare o non fare quello che fino a un secondo prima voleva fare, Giorgio Giuliana e il generale sono liberi, timbrare il visto è solo una stronzata inventata dall’uomo per limitare la libertà di chi come voi girano il mondo portando con sè come arma amore e pace. Se al mondo esistessero più persone come voi il mondo sarebbe migliore.
In quella strada di notte sembrava di tuffarsi nel vuoto, per non parlare dei bufali che ti trovavi davanti, tranquillamente addormentati in mezzo alla strada……….
Comunque non posso fare a meno di ringraziare ancora per le bellissime parole…………….
Ora stiamo ripartendo ci sono circa 40 gradi e dobbiamo attraversare ancora quasi tutta la cambogia.
Ciao e a presto!