Mentre leggete e guardate le foto, se vi va ascoltate questa canzone…
Ma che strada fantastica!
Dopo l’isola, dove siamo stati inseguiti da un toro incazzato, forse per il colore del Generale,
passiamo la notte in un piccolo villaggio proprio all’inizio di questa strada chiamata “ La strada infernale” che da Thang Beng arriva ad Attapeu, siamo in una guest house di legno marcio dove il titolare fa anche da medico e farmacista, noi dormiamo in una palafitta dove sotto c’è gente con la flebo attaccata al braccio in mezzo a sporco, maiali, galline e chi più ne ha più ne metta. Poi arriva il momento della cena e premesso che non abbiamo fatto pranzo , la fame è al massimo, ma lo stomaco si chiude come un riccio quando vediamo la cucina e il tipo che mentre prepara quella poltiglia va a mettere le flebo a qualcuno…….. Malaria?????? Niente cena, la fame mi dice di mangiare, ma il mio corpo e la mia mente si rifiutano, quindi niente da fare, non si mangia, se non un pezzetto di pane gommoso!All’alba, la fame non c’è più e ci aspettano
120km nella strada infernale e questa volta era infernale veramente, ma nel senso buono del termine.
Partiamo senza un soldo di moneta locale e senza acqua ne sigarette, non abbiamo trovato un bancomat. Dopo i primi 30 o 40 km impegnato in una salita, la manopola del generale va a vuoto, noooooooooooo…….si è rotto il cavo dell’acceleratore! Nel frattempo che cerco di sostituirlo, si avvicina un uomo e ci dice che non possiamo andare avanti perché con la vespa è impossibile ed è pieno di fiumi da attraversarsarePer miracolo riesco a cambiarlo, si perché non l’avevo mai fatto prima, intanto il tempo passa e il sole è sempre più alto, e il caldo inizia a farsi sentire sul serio e entro sera vogliamo essere fuori da questa vegetazione imponente e piena di vita, ovunque ci fermiamo, ci sono occhi che ci guardano, di animali piccoli e grandi. Poi in mezzo al nulla la giungla lascia il posto a piccoli villaggi di paglia e bambù e ogni volta dopo pochi minuti abbiamo tutto il villaggio che ci circonda incuriosito, donne, bambini, uomini, bufali, sono tantissimi e una volta mi sono anche impaurito per quanti ne erano, saranno stati un centinaio e continuavano ad arrivare, sembrava avessero visto un ufo! Poi quando era ora di accendere il Generale e vedevano girare la ventola, era il delirio, andavano fuori di testa e iniziavano tutti a ridere.
Continuiamo, spingo al massimo il motore del generale, più per il nervoso di non poter fumare che per la paura di rimanere lì dentro, solchi di mezzo metro, pietre e fango, gli ammortizzatori e le gomme prendono botte incredibili, poi il portapacchi posteriore cede e si spezza dal lato destro, ma in una capanna c’è un tipo con il saldatore che anche se annerisce un po la carrozzeria del generale, riesce ad saldare il pezzo, tutto questo con l’alluce del piede destro mozzato e pieno di infezione e di un colore che non voglio ripensarci e i bambini che giocano con il macete e fanno a gara a chi taglia più batterie facendo fuoriuscire tutto il liquido!!!!!!!
Ripartiamo e arriva il primo fiume, l’acqua arriva alla ventola e il fondo è pieno di rocce ma le ruote del Generale si aggrappano come se avessero le dita, si arrampica e non si spegne, altra terra e pietre e altro fiume, poi un altro, poi ne arriva uno dove l’acqua mi arriva all’inguine e questo non può attraversarlo, panico? No niente panico , arrivano due ragazzi locali, non so da dove e alzano il generale da davanti mentre io e Giulia lo prendiamo da dietro , lo alziamo e guadiamo il fiume…..che figata!
Arriviamo ad un altro villaggio, fogne a cielo aperto e bambini che fanno i bisogni scavando una piccola buca con le mani mentre giocano con una tarantola grossa come un aragosta infilzata ad un rametto!
Andiamo avanti, fossi e pietre, sono convinto di avere una moto da cross quando sento un tonfo grandissimo che mi riporta alla realtà ( ho una vespa 50 special) che sbatte contro un masso piegando la marmitta infuocata e incastrandola contro la gomma che anche se schiacciata contro il cerchione non si rompe, ma non posso più muovere il generale di un solo centimetro, mi guardo intorno e con una pietra inizio a colpire la marmitta riportandola quasi alla posizione normale, ma si è staccata dal collettore e ripartiamo con un rombo che spezza il silenzio della giungla….. Però ora sono ancora più gasato e il rombo mi fa di nuovo pensare di guidare una moto e non una vespa. E soprattutto penso che con quel casino gli animali almeno scapperanno!
La voglia di fumare è alle stelle e al prossimo villaggio riesco a farmi cambiare 20 dollari in una capanna che vende acqua scura e putrida che bevono anche i bambini e compriamo le sigarette e una pepsi. Non ci posso credere che me li abbiano cambiati!
Continuiamo, arriviamo ad un fiume bello grande, ma dei bambini con una zattera ci fanno attraversare, che culo!Ancora sabbia, massi e terra, ma il Generale ci conduce fuori da questa meravigliosa strada infernale che fortunatamente abbiamo preso anche se tutti ci dicevano di non prendere!
Ma la fame arriva a proporzioni enormi e troviamo solo un paio di pachetti di patatine al sapore di granchio marcio. La mattina dopo smonto la gomma e la marmitta, insieme a Giulia montimao in piedi su un’estremità e faccio leva dall’altra, rimonto tutto e ora è quasi apposto, allinizio consumava un po’ la ruota già consumata, ma ora non tocca più!
E’ stato semplicemente fantastico, meglio di un film d’avventura! E comunque la gente e le esperienze migliori si trovano sempre nei luoghi meno battuti e anche se li in mezzo non hanno niente “di materiale“, avevano sempre un sorriso e la gentilezza di accoglierci e anche se è passato solo un giorno, mi torna in mente il rumore del motore del generale che grida passando in mezzo a risa di bambini e donne che si lavano nei fiumi con un atmosfera magica e noi siamo già lontani, e lo saremo ancora ancora di più quando torneremo a casa.
PS: nella sezione ringraziamenti della home page, sotto IN MOTO, troverete un link, se ci cliccate troverete una nostra intervista che ci ha fatto Andrea Bettini tramite skype……
Ciao 3G 🙂
Che avventura …bellissimo …senza parole … poi una volta in Italia potete oltre che scrivere le vostre avventure anche uno su come dimagrire velocemente …. prendete una vespa e fatevi il triangolo d’oro :).
Credo che dobbiate iniziare a preoccuparvi per il colpi di vento anche se come dissi prima il Generale ringrazia 🙂
Ciaooooo
ciao carissimi!!!mi sa che il generale una volta a casa, non vedra l ora di rivedermi!!!a parte gli scherzi:non maltrattarlo.racconto bellissimo come anche le foto.difficile riabituarvi alla vita normale dopo un esperienza simile!vi abbraccio!!!!!!!!!salvomec
Yeaaah, cool! Molte forte, ragazzi! Un film d’avventura! D’avverro! How nice, hey? Even in the most difficult of situations, it is possible to find a smile! Wonderful!
Stiamo partendo proprio ora per il confine con il Vietnam……domattina sapremo se entreremo o no!!
Un abbraccio a tutti dal Laos
a presto!
Che cavolo di cavalcata!!!!!!!!!
ciao gnappetti,andate a bomba come sempre!!!!!
un abbraccio forte forte
scusate il ritardo mi sono perso qualcosa?causa lavoro per qualche giorno non ho potuto seguirvi ma il racconto e le foto che avete mandato sono fantastici.buona avventura e alla prossima