Passiamo dal fantastico caldo a pochi gradi, viaggiamo ad un media di 20,30 km orari con un vento contrario e laterale che ci prende a schiaffi in mezzo a paesaggi spettacolari.
Incontriamo anche un vero gaucho insieme al suo cavallo, siamo in mezzo ad una pianura infinita ….. forse sono gli ultimi esseri liberi del pianeta? Non lo so, ma la sensazione quando li vedo e’ quella, come se tutto il resto del mondo non fosse affare loro e forse e’ cosi’, forse e’ cosi anche per me, o almeno mi piacerebbe che lo fosse!
Continuiamo la corsa e il paesaggio inizia a cambiare, dopo giorni di pianura arriva la prima collina…. che figata. Arrivano anche le montagne, rocce rosse che al tramonto diventano tronchi incandescenti, come la brace per l’asado!
L’altro giorno commettiamo un grosso errore …… non si possono mangiare un kg di salsicce alla brace e mezzo litro di ottimo vino prima di 160 km di pampa bollente, no, non si puo’ fare. Mamma mia quanto e’ stata dura, mi sarei sdraiato li in mezzo a 40 gradi per una bella siesta. Passando davanti a quel piccolo locale pero’ l’odore invadeva la strada e non abbiamo resistito ahahaha!
Era da un po che tutti ci mettevano in guardia per una salita che sarebbe arrivata verso Piedra del Aguila e soprattutto per la lunga e ripida discesa di 15 km subito dopo. Mi raccontavano di questa discesa come un mostro dove bisogna attacarsi ai freni e prendere delle curve pazzesche ……… Sicuramente sara’ per il fatto che tutto il resto e’ pura pianura e rettilineo perche’ per quanto mi riguarda quella non e’ neanche discesa, non ho dovuto toccare i freni neanche una volta. Non vedevo l ‘ora di mettere in folle e toccare almeno gli 80 knm orari, almeno per una volta, ma niente da fare, forse colpa del vento contrario ma niente, l’unica opportunita’ di toccare alte velocita’ e’ andata!
Laghi e fiumi in mezzo a montagne stratosferiche si aprono davanti ai nostri occhi dopo giorni di steppa e arbusti. Ma tutto e’ freddo, almeno per me, e pensare che vengono tutti qui a Bariloche per cercare riparo dal caldo soffocante dell estate. Io invece sono venuto qui in questa parte di mondo proprio per il caldo, la pampa, i deserti, il sale, i vulcani e per sentire la pelle friggere e poter vedere e godere di un semplice albero che qui in mezzo diventa il mio migliore amico e mi regala la sua ombra. Un albero non e’ mai solo un albero, solo che a volte quando non serve magari non ci penso o non ci faccio caso. Qui invece ho bisogno di lui e quando ci fermiamo sotto i rami ci parlo pure, fino a quando non andiamo via!
Domani mi sa tanto che il Generale prende il passo per il Cile e poi nord che da queste parti significa deserto!
PS: Prima di partire, eravamo in un locale a Civitanova Marche ” La Gioconda” c’era una serata organizzata dal super Peppe Barbera dedicata alla poesia insieme a Rosetta Martellini con il suo Jukebox di Poesia. E’ fortissimo, praticamente funziona come un telefono senza fili e le poesie recitate arrivano direttamente nelle orecchie e poi all’anima attraverso i tentacoli che sono fatti con le guaine nere, quelle usate nell’edilizia per passare i fili elettrici. Rosetta ci regala una piccola pergamena arrotolata e chiusa con un nastro contenente una poesia appunto. In quell’attimo mi viene in mente di non leggere. Voglio aprirla e leggerla solo quando arriveremo nel deserto di Atacama, solo allora scopriremo la poesia che contiene…………..
A presto e un lampeggio!
Questo paese e i suoi abitanti e’ proprio fantastico!!!!
Giada……. un abbraccio!
We move from a fantastic hot weather to a few degrees, we drive at an average speed of 20,30 km per hour with adverse and lateral winds which slap us in the faces in the midst of spectacular landscapes. We also meet a true gaucho together with his horse, we’re in the middle of an endless plain… are they by any chance the last free living beings in the world? I don’t know, but that’s the sensation I have when I see them, as if everything else in the world is none of their business and maybe it is so, maybe it is so for me as well, or at least I’d like it to be so!
We keep driving and the landscape starts to change, after days of flat ground, the first hill shows up… how cool! Also the mountains show up, red rocks that become incandescent trunks at sunset, like embers to cook the asado!
The other day we made a big mistake… you can’t eat a kilo of char-grilled sausages and have half a liter of good wine and then drive 160 km in the scorching Pampas, no, you can’t do it! Oh my, it was really hard, I would have lain down in the middle of it for a nice siesta with 40 C degrees… But when we drove in front of that little restaurant, the smell was flooding into the street and we couldn’t help ourselves, ha-ha-ha!
It had been a while since everyone was warning us against the uphill road which would arrive around Piedra del Aguila and especially the long and steep 15 km descent which would immediately follow… They were depicting this descent as a monster where you have to hold onto the brakes and bend out in a crazy way… Surely it was because all the rest is pure flat ground and straight road, but as for me that one is not even a descent, I didn’t have to use the brakes at all. I looked forward to putting the Vespa in neutral and reaching at least 80 km p/h, at least once, but no way, maybe because of the adverse wind but nothing, the only chance to reach a high speed is gone! Lakes and rivers amidst huge mountains open up before our eyes after days of steppe and bushes. But everything is cold, at least for me, and to think that everyone comes here in Bariloche to take shelter from summer suffocating heat. As for me, I came here, in this part of the world precisely for the heat, the pampas, the deserts, the salt, the volcanoes, and to feel my skin fry and to be able to see and enjoy a simple tree that out here becomes my best friend and gives me its shadow as a gift.
A tree is never just a tree, but sometimes when I don’t need one, maybe I don’t think about it or pay attention to it. Instead here I do need one and when we stop under the branches I even talk to it until the moment we leave!
I’ve the feeling that tomorrow the General will make its way to Chile and then northward, that here means desert!
PS Before leaving, we went to a pub in Civitanova Marche, “La Gioconda”, for an evening organized by the fantastic Peppe Barbera and dedicated to poetry together with Rosetta Martellini with her Poetry Jukebox. It’s really cool, basically it works as the Chinese whispers game and the recited poems arrive directly into your ears and then your soul through some tentacles made of black sheaths, as the ones they use in the construction industry to push the electrical wires through. Rosetta gave us a little rolled up scroll closed with a ribbon with a poem in it. At the time I thought not to read it. I want to open and read it only when we’ll arrive in the Atacama desert, only then we’ll discover which poem it contains…
See you soon and a flashing!
This country and its people are truly fantastic!!!!
Giada…. A hug!