OCEANO ,
Dentro ci trovo l’immensità dell’oceano,
ci trovo il polipo,
ci trovo i tentacoli,
le grotte e le fosse,
le onde sulle pieghe eterne dei fondali che come pelle di sabbia custodiscono l’eterno,
quello che non si vede ma esiste, lontano dalla luce del sole ma vivo e che parla un linguaggio tutto suo, quello primordiale.
Si, l’ho chiamata Oceano,
perché dentro ci trovo l’immensità, che parla un linguaggio tutto suo, e che risuona e rimbomba nei fondali, nelle grotte e nelle fosse, fin sotto la pelle di sabbia che custodisce l’eterno…