Maramus è la regione più a nord della Romania, al confine con l’Ucraina.
Siamo circondati da boschi e chiese alte anche 70 metri e costruite senza l’uso di chiodi o viti.
Saliamo e scendiamo dai monti, la luce quando la strada entra tra gli alberi è magnifica, milioni di raggi camminano insieme a noi. I contadini sono ovunque, tagliano l’erba con grandi falci, tutto a mano, e donne curve sulla terra feconda tirano fuori patate come fossero lingotti d’oro.
L’aria è bella fredda, e prendiamo anche qualche goccia d’acqua, ma il cielo è una figata con queste nuvole. Alcune arrivano fino a terra nascondendo le montagne, le attraversiamo e dall’altra parte finiamo in un altro mondo dove il verde è accecante e tutto è limpido.
Finiamo nel cimitero allegro, dove le tombe con grandi croci di legno sono colorate di blu e tutte dipinte a mano. Ogni tomba racconta la vita terrena del defunto anche in maniera ironica, è chiamato anche il cimitero allegro.
Mentre sono seduto su una panchina arriva un matto, è alto e snello, con un cane al seguito. Indossa un cappello di paglia, una giacca larga e scarponi. Ha un dente solo, sopra e proprio in mezzo. Si siede accanto a me, mi parla ma non capisco nulla, così lui inizia a ridere, la cosa è contagiosa, ridiamo tutti e due come matti appunto… Giuliana mi guarda e dice che ora ho trovato proprio l’amico che fa per me e che posso restare qui con lui, dice che ci accompagniamo bene. Forse ha ragione.
Le case e i paesi quassù hanno qualcosa di simile a quelli sull’Himalaya, anche alcune sensazioni che provo sono molto simili.
Le porte e le entrate di molte case sono di legno tutte scolpite a mano. Giuliana fa anche amicizia con uno di questi maestri del legno. ( vedi foto)
Quando la strada porta in alto, l’aria mi fa gelare le mani, ma lo spettacolo che vedo mi arde all’interno come un fuoco…
Sei proprio bella Romania!
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