Sono rimasto un po indietro con il sito per mancanza di internet, comunque…
Lasciamo il Portogallo sotto l’acqua e continuiamo a prenderne un po anche in Spagna, praticamente fino a Granada. La pioggia pero’ non e’ continua, finiamo solamente in temporali sparsi anche se di acqua ne buttano giu’ parecchia. I paesaggi sono bellissimi, sembra di guidare in una cartolina, montagne di olivi e distese di cotone, poi montagne di pini e cervi lungo la strada e le magnifiche cicogne sempre nei posti piu’ alti a controllare tutto. Le strade piccole sono da paura, si perdono in paesi assonnati e il Generale sbatte i tasselli delle ruote a ritmo di flamenco ..Tutto fantastico fino ad un altro dubbio, ” Granada” e’ stata una lotta, andiamo o non andiamo? Io non vorrei, ma tutti lungo la strada raccontano di quanto sia bella … e alla fine, visto che ci siamo vicini ci andiamo.
Mannaggia a me e a quando ci sono andato, che palle queste citta’, alla fine sono tutte uguali, traffico e caos, non importa come si chiamino o quali ere abbiano vissuto, oggi sono traffico, caos, telecamere, ZTL (in cui finiamo spesso) ristoranti e negozi tutti uguali di merce indiana ovunque. Molto meglio una strada senza nome che porta ad un pueblo sconosciuto in cui un pastore con i suoi cani guardiani ci accoglie a braccia aperte…
Gia’ lungo la strada in mezzo a montagne spettacolari il Generale inizia ad avvertirmi … strattona di brutto come se gli mancasse la miscela. Salvatore mi ha detto altre volte che quando fa cosi’ e’ il carburatore sporco. Sara’ stata tutta l’acqua che abbiamo preso? Anche in Cile aveva avuto gli stessi sintomi. ( Ma io lo vedo come un segno per non andare in citta’) Sulla salita proprio non ce la fa piu’ e a “culo” si spegne proprio ad un piccolo distributore di benzina. Il ragazzo che ci lavora e’ simpaticissimo e ci presta la pistola per l’aria. Veloci come non avrei mai creduto smontiamo il carburatore e lo puliamo. Era pieno d’acqua! Rimontato, tutto e’ tornato al massimo delle prestazioni. Granada mi e’ piaciuta solamente dopo le 11 di sera, con il Generale scarico senza bagagli e con le strade larghe del centro praticamente deserte e’ stato come essere in pista! ( e Giuliana dietro che mi urlava di andare piano)
Passiamo la Sierra Nevada e finiamo nel mare, e poi verso nord, verso il deserto, l’unico deserto europeo che si trova a nord della citta’ di Almeria sara’ la prossima destinazione.
PS: Nel deserto di Atacama in Cile avevamo pubblicato una poesia che ci aveva dato Rosetta Martellini. Volevamo fare la stessa cosa qui, ma siamo partiti all’improvviso e non abbiamo fatto in tempo a prenderla… ma la tecnologia ci aiuta ogni tanto, e proprio ora mi e’ arrivata una poesia da Rosetta, ora la scrivo su un foglio che apriro’ nel deserto di Tabernas.
A presto, il Generale continua a volare sull’Andalusia e verso il deserto!