Mi chiamo Giorgio Serafino, ho 34 anni e sono di Civitanova Marche,ma da qualche anno vivo a Montecosaro (MC), oltre a questo, chi sono non lo so nemmeno io.
Sin da quando ero piccolo, un’attrazione per la strada e il viaggio mi riempie l’anima.
Il viaggio per me è una fuga , lontano o vicino che io vada , “scappo.”
Scappo dalle responsabilità, da un lavoro sicuro, da orari stabili e prefissati fino al giorno in cui morirò. Scappo da tutto e forse, anche dalla meta stessa.
Inseguo i miei sogni, che ogni volta sono sempre più lontani.
La musica di un motore che costante si allontana da tutto, mi riempie di gioia ed è l’unico momento in cui mi sento libero , in pace con Dio e sorrido di quel sorriso di quando ero bambino.
Mi sono sempre buttato in tutto con la convinzione che ho un Dio che non mi farà mai mancare niente e così è stato, non mi preoccupo per il domani, l’unico tempo che conosco è adesso. Sono convinto che ognuno debba vivere con ciò che lo rende felice.
Quando penso alla strada, mi prende una stretta allo stomaco, come quando si è innamorati e niente ha più importanza. Un dolore dolce e amaro allo stesso tempo, quello che conta è solamente riuscire a sfamare quel sentimento che più cerco di appagare e più cresce.
Calma apparente che dura solo il tempo di un viaggio.
Tutto questo lo condivido con la mia “ragazza”….
Giuliana Foresi 36 anni ,anche lei nata a Macerata e naturalmente vive con me a Montecosaro. Da quando ci siamo visti la prima volta, 11 anni fa, non ci siamo più separati .
Da quel giorno tutta la mia vita è cambiata, abbiamo fatto di tutto. Dopo aver girovagato a casaccio per l’Italia, dormendo a volte sotto un albero, a volte in alberghi 5 stelle, abbiamo abitato per un mese in tenda con la moto vicino, poi un mesetto nella panda in cima ad una collina di fronte al mare: ci svegliavamo e con un fornelletto preparavamo il caffè godendo dell’alba più bella del mondo. Una sigaretta e andavamo a lavorare.
Poi la partenza in panda verso l’Olanda, dove abbiamo lavorato e vissuto 2 mesi, ma la pioggia continua non faceva per noi, così siamo tornati. Una sistemazione molto precaria in affitto per un po’ di mesi e finalmente arriva il Canada : boschi, laghi, fiumi, canoa e silenzio.
Quello che volevamo era viaggiare, ma allo stesso tempo avere un nido qui. So di non poter vivere in un altro posto, perché dopo qualche mese vorrei vedere quello che c’è da un’altra parte.
Così senza un lavoro sicuro e continuo e con pochi soldi in tasca abbiamo comprato un rudere in campagna con un po’ di terra.
Mentre lo ricostruivamo, completamente da soli, con le nostre mani, abbiamo vissuto in una roulotte davanti la nostra futura casa, estate e inverno ,neve o pioggia per 5 anni.
Al contrario di ogni previsione altrui siamo riusciti a finire la casa dei nostri sogni e dopo 2 giorni ci siamo sposati ovviamente “in moto” in una vecchia e piccola chiesa nella collina di fronte.
Arriva l’ora della partenza, Nord est Brasile che cambia la concezione già molto instabile della vita.
Segue il Marocco, la Thailandia e per ultima nel 2009 la Cambogia con una moto 250 da enduro, che stronca definitivamente ogni dubbio sul nostro futuro.
Mentre percorrevamo un sentiero nella giungla senza sapere dove saremmo finiti, per la prima volta nella mia vita ho avuto la certezza di sapere cosa volevo.
Perderci, nel mezzo del “nulla” ci ha fatto ritrovare l’anima!
Giorgio Serafino.